Secondo l'accordo firmato a fine 2017, l’Acquario di Roma sarebbe dovuto essere portato a termine entro il 31 gennaio 2018 e inaugurato entro il 31 maggio 2018, per non incorrere nella revoca della concessione dei terreni di proprietà di EUR S.p.A.. Nonostante l’accordo, l’acquario non è stato inaugurato, la revoca non è stata attuata e c’è il rischio che i tempi si dilatino ancora di più.
È infatti di pochi giorni fa la notizia (riportata da Roma Today) della richiesta di concordato preventivo in continuità al Tribunale Fallimentare da parte di Mare Nostrum Romae S.r.l., la società concessionaria che sta costruendo il nuovo Acquario. I lavori, che avrebbero dovuto portare all’inaugurazione della struttura nel secondo semestre del 2011, sono durati talmente tanto che nel frattempo hanno reso la costruzione non conforme alle nuove normative antisismiche (modificate nel frattempo). Questo ha messo in ulteriore grave difficoltà la concessionaria che si è trovata spiazzata dal dover adattare alle nuove normative una struttura sostanzialmente già costruita. Tutto ciò ha causato tempi più lunghi e costi maggiori. Le banche hanno smesso di erogare fondi e Mare Nostrum Romae ha quindi chiesto di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo in continuità, per ottenere un accordo di risanamento con il Tribunale e i creditori al fine di evitare il fallimento.
Ricordiamo che la costruzione dell’acquario è totalmente a carico di privati. L’acquario tradizionale è terminato da anni e pronto ad aprire da giugno 2016 sotto la gestione Sea Life di Merlin Entertainments (affittuaria di 4.000 mq). Quest’ultima non ha potuto procedere all’inaugurazione perché l’acquario tradizionale fa parte di un complesso di grandissime dimensioni che prevede anche una galleria commerciale e di ingresso, oltre che un’area Expo dedicata alla ricerca e alla divulgazione scientifica. I cantieri per il completamento di queste aree (non gestite da Merlin Entertainments) avrebbe causato problemi alla normale attività dell’acquario, potendo anche recare disturbo agli animali presenti.
Bisognerà attendere il pronunciamento del Tribunale Fallimentare di Roma per capire quale sarà il destino del nuovo Acquario di Roma e se i lavori potranno essere portati a termine per poter finalmente aprire la struttura al pubblico.
Articolo redatto da Emanuele Di Bisceglie (dibilele)
Fonte: http://eur.romatoday.it/altre/laghetto-eur-acquario-di-roma-concordato-preventivo.html
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