Abbiamo seguito la vicenda del nuovo acquario di Roma sin dai primi momenti in cui se ne è parlato. Un acquario che doveva essere inaugurato nel secondo semestre del 2011 e che ha visto, di anno in anno, rimandare la data di inaugurazione. Il progetto è portato avanti da Mare Nostrum Romae S.r.l. ed è sostenuto totalmente da investimenti privati. Purtroppo la società ha dovuto affrontare numerosi problemi per mancanza di fondi che hanno portato ad una disastrosa dilatazione dei tempi.
Il nuovo acquario di Roma è in costruzione sotto al famoso laghetto dell’Eur, quartiere interessato da numerosi grandi progetti volti a rilanciare un’area con vocazione terziaria nata per ospitare l’Esposizione Universale di Roma del 1942. Oggi è sede di uffici di grandi aziende, ospitati in alcuni casi in edifici di assoluto pregio. Aziende quali Fendi nel Palazzo della Civiltà Italiana, Eni, Poste Italiane sono solo alcuni tasselli del mosaico dell’Eur e l’acquario di Roma rappresenta un importante tassello mancante. Dopo la riapertura del Luneur e l’inizio delle attività della Nuvola di Fuksas (il nuovo Centro Congressi di Roma) pare che sia giunto il momento per l’apertura dell’acquario.
È intervenuta con forte decisione EUR spa (società partecipata al 90% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e al 10% da Roma Capitale) che ha in gestione il patrimonio monumentale, parchi e giardini del quartiere Europa e che ha il compito di promuovere progetti immobiliari e urbanistici per lo sviluppo dell’area.
È stato infatti firmato un nuovo accordo tra EUR spa e Mare Nostrum Romae, che prevede la tassativa conclusione dei lavori entro il 31 gennaio 2018. Qualora i lavori non fossero terminati, EUR spa ritirerà la concessione trentennale dei terreni di sua proprietà, data per la costruzione dell’acquario a Mare Nostrum Romae. La revoca della concessione inevitabilmente costerebbe una ulteriore dilatazione dei tempi previsti per completare il progetto, ma servirebbe per risolvere una situazione eventualmente ancora stagnante.
Roberto Diacetti, Presidente di Eur spa, spiega a Dire che l’acquario dovrà inoltre essere inaugurato e aperto al pubblico entro il 31 maggio 2018 proprio per non incorrere nella revoca della concessione.
L’acquario di Roma è suddiviso in 3 macroaree: l’acquario tradizionale, l’Expo e la galleria commerciale.
L’acquario tradizionale sarà un Sea Life gestito da Merlin Entertainments, affittuaria di circa 4.000 mq all’interno della struttura in costruzione. Questa parte di acquario è completata ormai da tempo, tanto che Merlin Entertainments era pronta all’inaugurazione già per giugno 2016. Purtroppo, senza il completamento della restante parte di opere necessarie, non si è potuto procedere all’inaugurazione del Sea Life. Questa è l’area che dovrà essere aperta al pubblico entro il 31 maggio 2018, assieme alla galleria commerciale che ne rappresenta parte dell’ingresso (e che non è a carico di Merlin Entertainments).
L’Expo, area didattica con finalità di ricerca scientifica ed esposizione al pubblico, dovrà invece essere inaugurata entro il 30 giugno 2019.
Si spera che il nuovo accordo venga rispettato, per permettere una celere apertura dell'acquario e per concludere finalmente un cantiere che si protrae da troppi anni.
Articolo redatto da Emanuele Di Bisceglie (dibilele).
Copertina: bambinidiroma.it
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