MagicLand Aperta NUI LUA: tutto sul nuovo flume ride!

di (dibilele),
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MagicLand Aperta NUI LUA: tutto sul nuovo flume ride!

Domenica 16 giugno è stata inaugurata l’ultima delle 4 nuove attrazioni annunciate da Rainbow MagicLand durante la conferenza stampa del 24 gennaio 2019. Abbiamo partecipato all’evento di inaugurazione in presenza di Guido Zucchi (AD del parco), Gaudenzio Bonaldo Gregori (Pillarstone Italy), Elena Santarelli (madrina dell’evento) e Viliami Fonongaloa Lolohea (diplomatico del Regno di Tonga).

Nui Lua rappresenta l’ultimo tassello della riqualificazione dell’intera vecchia area dei bambini. I lavori per la costruzione di questa nuova attrazione sono iniziati a luglio 2018, quando cominciò la demolizione della vergognosa arena stunt che ha stuprato Rainbow MagicLand dal 2012 fino allo scorso anno. Dopo la veloce ed iniziale fase di smontaggio degli spalti e la emozionante distruzione della pista, i lavori si sono completamente arrestati e sono rimasti fermi da agosto 2018 a gennaio 2019. Questo periodo ha infatti rappresentato l’ultima fase del processo di vendita del parco dal precedente socio unico Alfa Park al nuovo proprietario Pillarstone Italy. La vendita di Rainbow MagicLand è stata ufficialmente finalizzata il 21 dicembre 2018, giorno in cui è stato nominato Guido Zucchi come nuovo Amministratore Delegato.

La nuova proprietà ha avviato una consistente fase di rilancio già da quest’anno, investendo 8 milioni di euro. In pochi mesi un parco come Rainbow MagicLand (neanche in ginocchio ma completamente sdraiato e pronto a esalare gli ultimi respiri) è stato rivoltato come un pedalino, con pesanti lavori di ristrutturazione e una totale riorganizzazione interna. Il parco oggi si presenta profondamente diverso rispetto a pochi mesi fa, anche grazie ai 30.000mq trasformati in una vera e propria area tematica: Tonga. Questa rappresenta la nuova area dei bambini, in sostituzione del ripugnante Regno dei Piccoli divenuto negli ultimi anni principale ricettacolo di degrado e decadenza. Da simbolo del fallimento, la nuova area Tonga è ora emblema della rinascita del parco. Visti i continui aggiornamenti dell’area e delle costanti implementazioni scenografiche (a rappresentare la velocità con cui sono stati svolti tutti questi lavori che devono in parte essere ancora completati) faremo un articolo di approfondimento su Tonga nelle prossime settimane. Ci concentreremo qui sulla nuova attrazione Nui Lua.

NUI LUA

La nuova attrazione, come detto, sorge al posto dell’obbrobrio immondo impropriamente chiamato “Arena Stunt”. La strada che fiancheggiava la vecchia arena è stata chiusa e l’accesso all’area dei bambini può avvenire esclusivamente dalla strada che si trova alla sinistra di Maison Houdini. Di conseguenza l’ingresso a Nui Lua è possibile esclusivamente dall’interno di Tonga, con cui tematicamente si integra.

La nuova attrazione si affaccia su un piazzale in cui è presente il nuovo chiosco “Sosta Ghiotta” che offre ai visitatori la possibilità di gustare un panino con salsiccia cotta alla griglia. Il punto ristoro permette anche di mangiare con un menu completo di panino, patatine fritte e birra a €8,90, nonché di avere altre possibilità di scelta tra bibite e snack. Sosta Ghiotta ha una forma circolare, con una tettoia in legno che si estende per quasi tutta la circonferenza. All’ombra della tettoia sono presenti tavolini e sedie a servizio del punto ristoro.

Il chiosco si trova alla destra del piazzale, mentre procedendo verso sinistra ci si dirige all’ingresso di Nui Lua. Tra l’ingresso e il chiosco si estende all’orizzonte la nuova attrazione.

L’area di accesso a Nui Lua è definita dalla presenza di un casottino per le foto onride tematizzato piazzato in mezzo al viale per dividere l’entrata (a sinistra del casottino) dall’uscita (a destra del casottino).

Dalla sinistra del casottino si viene immessi nella queue line dell’attrazione (che presenta anche la mini queue line con accesso diretto alla stazione per chi usufruisce del Magic Pass). La queue line è completamente realizzata in legno, con staccionate (che per la loro conformazione non permettono ai visitatori di sedersi sopra) e copertura ombreggiante. Tutto è coerente tematicamente e strutturalmente con il resto di Tonga, in quanto queue line e stazione (anch’essa completamente in legno e paglia) sono state realizzate dalla stessa azienda che ha curato le queue line e i casottini delle altre attrazioni della nuova area. La queue line risulta ulteriormente immersiva grazie alla presenza di vegetazione e canneti posti tutti attorno. La stazione non ha dimensioni enormi ma ben adattate alle aree tecniche di imbarco della nuova attrazione. Come nel resto di Tonga, i cast member sono vestiti a tema così come è a tema la colonna sonora dedicata esclusivamente a Nui Lua.



I visitatori prendono posto su imbarcazioni a forma di tronco che possono ospitare 4 persone alla volta. Il percorso della novità ha una durata di circa 3 minuti di esperienza effettiva e si compone di una parte dark ride, due discese da 8 e 12 metri e canalizzazioni di raccordo. Il tutto è sviluppato attorno e all’interno di una scenografia a forma di vulcano, costruita da Panel System (che ha già realizzato altre scenografie a Rainbow MagicLand, come quelle di Olandese Volante).

La scenografia è completamente realizzata in cemento spruzzato e sorretta da strutture metalliche. Questa soluzione, più costosa rispetto ad altri tipi di scenografie, permetterà al vulcano di mantenersi in buone condizioni più a lungo, con minori costi di manutenzione e maggiore resistenza. Si eviterà in questo modo di ritrovarsi in situazioni di degrado e decadenza grazie ad una tipologia di scenografia di maggiore qualità.

La parte dark ride dell’attrazione ha una lunghezza di circa 40 metri ed è stata tematizzata con cemento modellato come se fosse roccia. L’interno del vulcano è arricchito con effetti quale intensa acqua nebulizzata e luci rosse e arancioni a ricordare i colori della lava incandescente. Il “muro” di acqua nebulizzata offre agli ospiti un momento di refrigerio mentre l’imbarcazione si dirige verso la prima lift. Il tunnel è ulteriormente arricchito da due effetti simulatori di fiamme che si attivano al passaggio del tronco poco prima del termine della grotta. Questi effetti non sono, ovviamente, fiamme vere ma (appunto) dei simulatori di fiamme esplosive che si materializzano come due “cannonate” fumeggianti dirette verso gli ospiti. Durante la parte dark ride, l’esperienza è completata da musica incalzante e “naturale” del vulcano.

Nel complesso il percorso all’interno del vulcano, pur se non particolarmente lungo, risulta apprezzabile e piacevole, per gli effetti presenti (nel complesso come luci, musica, acqua nebulizzata, “cannonate” ed effetto grotta) e il momento di refrigerio. Questa parte del percorso risulterà ancora più apprezzabile durante le aperture serali con il totale azzeramento della luce solare esterna (che di fatto permetterà un percorso più immersivo e dalla durata maggiore). La prima lift è alta 8 metri.

La seconda lift, con altezza massima di 13 metri, permette di affrontare una discesa effettiva alta 12 metri. Tra l’apice della lift e la drop è presente una curva del percorso (leggermente inclinata) che gira attorno al cratere del vulcano. Sul cratere del vulcano sono presenti casse audio, per la diffusione della colonna sonora anche nelle parti più alte del percorso. La seconda discesa risulta più bagnata rispetto alla prima anche se l’attrazione non inzuppa completamente gli ospiti (fortunatamente).

Il vulcano presenta alcuni effetti speciali, apprezzabili maggiormente nelle ore di apertura serale del parco. Il cratere è dotato di macchine per fiamme e fumo che simulano l’attività del vulcano e le eruzioni periodiche. Non ci sono ancora orari precisi per l’attivazione di questi effetti (anche se il fumo è presente pressoché costantemente). La parte anteriore delle pendici del vulcano è stata realizzata per dare la sensazione di colata di lava, con la presenza di elementi in vetro, luci retrostanti e vernici (questo effetto è più facilmente apprezzabile nelle ore serali).

Da una visione complessiva di Nui Lua si possono notare alcune parti non coperte nell’orizzonte. Tuttavia queste porzioni risultano pensate per essere coperte dalla vegetazione messa a dimora che col tempo crescerà. Tra alcuni anni tutta la vegetazione permetterà di isolare completamente l’attrazione catalizzando l’attenzione sul vulcano centrale che sembrerà uscire dalla giungla di sfondo. Non sono, infatti, particolarmente alti gli edifici presenti dietro alla scenografia di Nui Lua e basterà quindi poco tempo affinché non si veda più nulla sul retro del vulcano grazie alla crescita di alberi e canneti.

La mancanza di rocce a tematizzare il bacino dell’attrazione o l’assenza di copertura del canale (come evidenziato da alcuni appassionati) non inficiano sul buon successo che la nuova attrazione sta riscuotendo (e che probabilmente continuerà a riscuotere) tra i visitatori del parco che confermano quanto ci fosse bisogno di questa nuova attrazione. Visti i ridottissimi tempi a disposizione per la costruzione di Nui Lua ci auguriamo che alcuni dettagli mancanti vengano aggiunti col tempo.

Nui Lua nel complesso è un’attrazione che sembra essere decisamente apprezzata dai visitatori che la provano, grazie all’esperienza che offre. Tante sono le richieste di refrigerio da parte degli ospiti e questa attrazione, oltre ad essere di una tipologia prima non presente a Rainbow MagicLand, va proprio incontro alle richieste dei visitatori che sembrano reagire positivamente.

Alla cerimonia di inaugurazione della nuova attrazione ha partecipato anche Viliami Fonongaloa Lolohea, diplomatico del Regno di Tonga, nell'Oceano Pacifico. Viliami Fonongaloa Lolohea durante l'inaugurazione ha rappresentato il suo Regno a cui Rainbow MagicLand ha dedicato la nuova area tematica. Il più grande parco divertimenti di Roma avvierà delle collaborazioni con Tonga e iniziative didattiche per valorizzare e far conoscere l'arcipelago polinesiano del Regno, che sorge in un'area fortemente vulcanica.

L'inaugurazione di Nui Lua rappresenta la conclusione del primo passo fatto da Pillarstone Italy. Questo passo non è (e NON deve essere) l'unico ma l'inizio di una serie di passi che porteranno Rainbow MagicLand al successo che merita. Il 24 dicembre 2018 per primi abbiamo annunciato l'arrivo di Guido Zucchi come nuovo AD del parco e abbiamo parlato del miracolo che avrebbe dovuto fare per rimediare alla situazione di completo e integrale disastro in cui versava Rainbow MagicLand. Le priorità che abbiamo indicato come urgenze sono state risolte e, soprattutto, c'è stato un totale cambio di approccio nei confronti del parco. Il processo di rinascita di Rainbow MagicLand è soltanto all'inizio e non potrà essere breve. Il parco non dovrà fermarsi, dovrà continuare ad investire e a migliorarsi, per recuperare una fiducia da parte degli ospiti nei confronti dell'azienda che è stata per 8 interi anni completamente mortificata. Le persone necessiteranno di tempo per metabolizzare questa nuova gestione che ha compiuto una sterzata completa imboccando, finalmente, la strada corretta da percorrere.

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