Ci sarebbe tanto, troppo da dire sulla giornata del 25 giugno 2016, caratterizzata dalla presenza di ben 3 eventi a Rainbow MagicLand. Ci concentreremo però sull’unico che realmente in questo momento interessa tutto il mondo dei parchi.
Rainbow MagicLand, quasi a sorpresa, appare all’avanguardia inaugurando il primo Virtual Coaster d’Italia. Sebbene questa tecnologia sia stata già introdotta da Etnaland Themepark in Sicilia, il più grande Parco divertimenti di Roma è il primo in Italia ad implementare la realtà virtuale su un roller coaster (Olandese Volante).
L’esperienza di Rainbow MagicLand viene descritta come unica in Europa in quanto presenta anche un audio legato al video. Ci teniamo a sottolineare con vigore che l’utilizzo dell’audio non è un’esclusiva del parco romano, in quanto ad Europa Park (sul roller coaster Pegasus) è già presente.
L’utilizzo dei visori sull'Olandese Volante è totalmente gratuito. Possono fruirne tutti gli ospiti, eccetto i visitatori di altezza inferiore ai 140cm e i bambini di età inferiore ai 12 anni. Rimodulando gli spazi a disposizione è stata creata una queue line apposita per tutte quelle persone che vogliono provare il Virtual Coaster. Tale queue line alla fine si innesta in quella del Magic Pass di Olandese Volante. La consegna dei visori avviene dopo il superamento di un tornello (posto appunto all’inizio della vecchia coda tematizzata del Magic Pass), accedendo successivamente all’area di imbarco.
Possono utilizzare i visori 10 persone a treno che hanno posti ben definiti nel secondo e nel terzo vagone (escludendo quindi il primo). Il posto corrisponde al numero del visore consegnato in modo da agevolare la sincronizzazione. La copertura giornaliera dei visori è garantita da un certo numero di dispositivi posti in carica mentre gli altri vengono utilizzati. Quando la prima serie di visori si scarica viene messa in carica e sostituita dalla seconda serie (potrebbero esserci anche più serie, ma non ne siamo a conoscenza). Il visitatore è responsabile dei danni eventualmente recati ai dispositivi dopo la loro consegna.
Una volta seduti, si viene aiutati ad indossare correttamente i visori attendendo la partenza del treno; attenzione però non sempre tutto va come dovrebbe.
L’Olandese Volante, a quanto pare, è stato dotato di sensori soltanto all’inizio e alla fine del percorso. Quello che succede durante il percorso è lasciato totalmente in balìa del caso. Quindi, ogni volta, l’esperienza è diversa. Il video (di una qualità accettabilissima) tenta di farci vivere il viaggio sull'Olandese Volante. Capita però che il video non sia allineato col percorso e che per vedere la prua della nave si debba ruotare la testa e procedere con la testa girata per cercare di capire qualcosa (se funzionasse bisognerebbe semplicemente guardare in avanti per vedere la prua della nave). Le terribili vibrazioni dell’Olandese Volante, non aiutano il dispositivo a riconoscere la posizione della testa, peggiorando ulteriormente il disallineamento del video. Essendo tutto apparentemente aleatorio si può partire dalla stazione anche con il video ruotato di 180° e fare la salita guardando la poppa della nave anziché la prua.
Non essendo presenti sensori lungo il percorso, la sincronizzazione tra il video e il binario è una stima del comportamento del treno a pieno carico. Questo vuol dire che, se il treno dovesse essere vuoto, non esisterebbe alcuna sincronizzazione. Questa situazione, aggiunta al fatto che l’allineamento del video è casuale, genera un’esperienza non proprio gradevole.
Lo scopo della realtà virtuale su un roller coaster è quello di aggiungere la visione di un video per farne provare le emozioni in prima persona attraverso il coaster stesso e per questo è necessario che la sincronizzazione sia impeccabile. A Rainbow MagicLand le sensazioni che si provano sono legate al roller coaster a cui, però, non sempre segue una visualizzazione coerente delle immagini. Il primo Virtual Coaster d’Italia non si può quindi definire come un totale successo in quanto la buona riuscita dell’esperienza è in mano alla casualità.
Per quanto riguarda l’audio, i visori diffondono il suono attraverso delle "cuffie" integrate. L'audio si sente abbastanza bene nelle parti tranquille del percorso, ma il frastuono generato dal treno copre quasi totalmente il suono quando si prende velocità.
C’è anche un problema nei visori, in quanto nella parte superiore è presente una fessura tra il cellulare e la guarnizione che poggia sulla fronte. La luce del sole penetra da questa fessura durante il percorso (soprattutto il pomeriggio) infastidendo la visione del filmato. La fessura si allarga o si assottiglia modificando manualmente la messa a fuoco. Anche avvicinando completamente il cellulare agli occhi la fessura resta aperta.
Siamo molto contenti del fatto che Rainbow MagicLand abbia provato ad investire su una tecnologia così innovativa, ma è evidente che l’investimento non è stato sufficiente a garantire la totale buona riuscita del progetto. Probabilmente un maggiore periodo di rodaggio avrebbe permesso un esordio migliore. Resta il fatto che sarebbe stato meglio non presentare nulla piuttosto che presentare qualcosa di non completamente funzionante (in un parco che ha la nomea storica per i disagi, i malfunzionamenti, i disservizi e i guasti).
È stato detto che durante la stagione saranno disponibili altri filmati, speriamo quindi che si riesca anche a calibrare meglio i dispositivi.
Un grande apprezzamento va comunque fatto al personale del parco e alle ragazze dell’Olandese Volante, che con grande entusiasmo hanno accolto gli ospiti e hanno ottimamente spiegato le procedure da seguire per l’utilizzo dei dispositivi.
In questo articolo tutti gli altri Virtual Coaster del mondo.
Articolo a cura di Emanuele Di Bisceglie
Commenti
Per lasciare un commento bisogna essere registrati: Login o Registrati.