Pubblichiamo il comunicato stampa relativo alla Festa della Mamma presso il Parco Natura Viva.
Domenica 12 al Parco Natura Viva, passeggiata nei Sentieri d’Africa per “incontrare” le mamme del mondo animale con percorsi a tema e approfondimenti a cura del settore educativo.
Sarà un “viaggio” alla scoperta dei comportamenti che caratterizzano le mamme di alcune specie ospitate nel Parco: ippopotamo, scimpanzé, leonessa, bertuccia, suricato e lemure.
Come si comportano con i loro cuccioli? Quali strategie applicano per allevare nel modo più sicuro i loro piccoli? Sono mamme solitarie o che vivono in gruppo e collaborano tra loro?
Per alcune specie vi sarà la possibilità di vedere le mamme in azione con i propri cuccioli. Arricchimenti ad hoc verranno preparati dallo staff per le diverse specie e posti nel reparto alla presenza dei visitatori che potranno vedere così alcune mamme e alcuni piccoli in attività. Gli arricchimenti sono delle speciali merende gioco pensate per fornire agli animali sempre nuovi stimoli, accuratamente progettati dal Settore Ricerca, Veterinario e dai keeper. Laboratori a tema coinvolgeranno i più piccoli in diverse attività.
Ecco alcune descrizioni di ciò che potrete ammirare:
Mamma ippopotamo è molto protettiva nei confronti del suo piccolo ed è pronta a scacciare gli altri animali che gli si avvicinino: non esita neppure ad attaccare gli umani. Prima del parto si allontana dal gruppo e vi ritorna solo dopo circa due settimane dalla nascita del cucciolo, periodo necessario per sviluppare un forte legame con lui. A circa un anno di età il piccolo inizia ad essere indipendente, pur continuando a ricercare il contatto con la madre. Gli ippopotami vivono in gruppi familiari e i maschi proteggono sia le femmine sia i piccoli, attaccando tutto ciò che potrebbe rappresentare una minaccia.
Nel leone sono i maschi a detenere la leadership, tuttavia le femmine si uniscono insieme e cooperano nella caccia e nell’allevamento dei piccoli. Le madri si occupano della cura dei piccoli e sono molto protettive e possono lasciarsi uccidere pur di salvare i propri cuccioli. A volte capita che una leonessa possa allattare anche i piccoli delle altre femmine del branco. Le madri tengono nascosti i piccoli fino alle 8 settimane di vita e i piccoli restano dipendenti dalla mamma fino all’età di 16 mesi, quando possono essere considerati individui adulti. I maschi non forniscono delle cure dirette ai piccoli, ma il loro ruolo è comunque importante per la protezione dei piccoli dagli altri maschi rivali.
Le mamme di scimpanzé prestano moltissime cure ai propri piccoli e il loro ruolo è fondamentale sia per la loro sopravvivenza, sia per il raggiungimento di un corretto sviluppo. La madre, infatti, fornisce calore, cibo e protezione al piccolo. Il piccolo, a suo volta, impara dalla madre quei comportamenti necessari per una crescita adeguata. I piccoli restano in contatto con la mamma fino a 3 anni, iniziando ad allontanarsi da lei un po’ alla volta senza, tuttavia, avventurarsi oltre i 5 metri di distanza dalla madre. All’età di 5 anni i piccoli sono indipendenti. I maschi di scimpanzé non si prendono cura dei piccoli, anche se possono essere docili e giocosi con loro, specialmente i più giovani.
I suricati sono animali sociali e vivono in gruppi che possono contare fino a trenta individui. Le mamme si prendono cura dei loro piccoli allattandoli e fornendo calore e protezione. Per crescere i propri piccolo possono contare sul contributo delle altre femmine della colonia che fanno da babysitter. Grazie al loro contributo, infatti, le mamme riescono ad avere il tempo sufficiente per alimentarsi e mantenere così una buona riserva di latte per i loro piccoli.
Nelle bertucce l’intero gruppo prende parte alla cura dei piccoli e spesso le femmine possono fare da babysitter ai cuccioli di altre femmine. Anche il maschio ha un ruolo importante nell’allevamento del piccolo prendendosene cura, trasportandolo con sé e difendendolo contro ogni pericolo. È ad ogni modo la mamma a fornire le cure parentali primarie per il piccolo, che nei primi mesi di vita resta in contatto diretto con lei.
Nel lemure catta le femmine sono dominanti sui maschi ed è una di loro a guidare l’intero gruppo, scegliendo i luoghi in cui mangiare e dormire. Quando nasce un piccolo è la madre a prendersi maggiormente cura di lui, ma può permettere anche ad altre femmine di avvicinarsi. Nei primi giorni di vita, i piccoli di lemure catta restano aggrappati al ventre della madre, mentre ad un mese d’età si spostano sul suo dorso ed iniziano ad esplorare l’ambiente, senza tuttavia avventurarsi a più di 50 cm di distanza da lei.
Nel lemure dal ventre rosso la madre si occupa di allattare e trasportare il piccolo per le prime due settimane di vita, dopodiché anche il padre comincia progressivamente a prendersene cura.
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