Anche la Cina, adesso, ha la sua Disneyland. Il parco dei divertimenti - l'undicesimo della serie - è stato inaugurato a Hong Kong il 12 settembre, alla presenza di circa 2.500 persone, tra cui alcuni dei più alti papaveri del governo di Pechino (c'era perfino il vice presidente della Repubblica popolare Zeng Qinghong) e naturalmente il numero uno della corporation americana, Michael Eisner. Per dare un tocco vagamente locale a un modello di entertainment globale, la festa d'inaugurazione ha visto anche balli tradizionali cinesi ed esibizioni di dragoni che ondeggiavano accanto agli immancabili Mickey Mouse e Cenerentole, il tutto in un tripudio di fuochi artificiali che si vedevano da tutta la città.
Il parco, costato tre miliardi e mezzo di dollari, è stato finanziato in parte dal governo, che è azionista al 50 per cento dell'impresa. L'idea è che possa incassare qualcosa come 100 miliardi dollari nel corso dei prossimi 40 anni (per il primo anno si prevedono almeno 5 milioni di visitatori) facendo incrementare il turismo nell'ex città Stato, non solo dalla Cina ma da tutta l'area del Far East e dell'Asia centrale, India compresa.
fonte www.espressonline.it
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