Sabato 3 agosto abbiamo partecipato all’inaugurazione del nuovo simulatore di volo di Cinecittà World. Con questa nuova apertura il parco dedicato alla settima arte presenta definitivamente tutte le sue cinque (inizialmente sei) novità per la stagione 2019. Segue una nostra recensione che si basa sulla conferenza stampa e sulle domande poste direttamente all’amministratore delegato Stefano Cigarini.
FLY X
Fly X è il nuovo Indoor Skydiving di Cinecittà World. L’attrazione sorge nell’area Spaceland che è completamente dedicata ai film di fantascienza e l’accesso è garantito dai cancelli perimetrali vicino ad Altair. Con questa scelta Fly X sarà disponibile anche nei giorni di chiusura del parco. Nonostante questo, il simulatore di volo risulta completamente isolato da Spaceland, e ciò elimina qualsiasi tentativo di creare una continuità tematica con il resto delle strutture circostanti. Probabilmente, con il completamento del processo di divisione in sette aree a tema, la piazza di Altair, attualmente estremamente spoglia, verrà modificata inglobando così anche Fly X: questo argomento verrà poi trattato in modo approfondito più avanti nell’articolo.
L’Indoor Skydiving è dedicato a tutti, dagli adulti ai bambini. Per provare l’attrazione bisogna pagare un biglietto aggiuntivo a causa della scarsissima porta oraria (20 pph). Il ticket può essere comprato sul sito internet del parco ed è possibile inoltre richiedere l’acquisto del biglietto alle casse dove l’operatore procederà per conto del guest sul sito internet. Il prezzo massimo raggiunge i 59 euro (biglietto intero) e comprende l’accesso al parco e la prova di Fly X.
L’esperienza è principalmente divisa in tre fasi con una durata totale di un’ora. Appena arrivati nella piazzetta di Fly X gli ospiti possono sostare in una zona ombreggiata in attesa del proprio turno: qui si viene poi accompagnati nell'area ricettiva dove si svolge la registrazione e viene consegnato l’equipaggiamento necessario per garantire la massima sicurezza in volo. Sono compresi una tuta, occhialini per proteggersi dal vento, tappi per le orecchie e un casco.
Coloro che proveranno Fly X possono comodamente cambiarsi in spogliatoi con armadietti protetti da un codice scelto sul momento dal guest. A seguito occorre raggiungere una stanza climatizzata dove ha inizio la fase di briefing dalla durata complessiva di 20 minuti, qui degli istruttori altamente qualificati spiegano e illustrano ai guests tutto ciò che concerne l’attrazione dal punto di vista pratico e teorico, quindi le varie tecniche di volo e i gesti utilizzati per comunicare durante di esso, in questa fase viene chiesto agli ospiti di provare tutto ciò che è stato appreso. Si possono poi porre delle domande per chiarire ogni dubbio.
L’ultima fase dell’attrazione è quella pratica, gli ospiti escono dalla struttura d’accoglienza e raggiungono il grande cilindro alto 9 metri dove all'interno il volo è consentito da potenti motori che generano un flusso d’aria verticale dalla potenza di circa 280 km/h, ovviamente quest’ultimo viene tarato in modo differente se a provare l’attrazione sarà un bambino o un ospite più timoroso. Anche durante il volo è costantemente presente un istruttore della squadra comandata dal campione italiano di volo libero ed ex paracadutista Giuseppe Cossu, che corregge eventuali errori nella posizione. Vengono praticati due voli, entrambi dalla durata di un minuto/ un minuto e mezzo (durata che impiega un lancio professionale da 4500 metri di altezza).
L’esperienza in generale risulta ampliamene godibile e unica nel suo genere; nota positiva è l’estrema disponibilità a chiarire qualsiasi incertezza del team d’istruttori sempre allegri e sorridenti. Grava però il fatto che Fly X si trovi in una zona eccessivamente isolata dal contesto tematico di Spaceland in cui è inserita. Inoltre Fly X non aumenta l’offerta del parco con il biglietto d’ingresso normale proprio in virtù del costo aggiuntivo. Bisogna precisare che il volo vero e proprio non è garantito se l’ospite non è in grado di avere il corretto equilibrio con il flusso d’aria. Sconsigliamo la prova dell’attrazione a chi soffre di problemi alla schiena: è infatti richiesto di mantenere una posizione curva per riuscire a volare nel modo corretto e inoltre si potrebbero ricevere delle leggere sollecitazioni.
Durante il periodo di prova, che si è appunto tenuto sabato 3 agosto, alcuni ospiti di diverse fasce d’età hanno avuto modo di provare l’attrazione, da questi è derivato un giudizio complessivamente positivo. Ciò conferma la possibilità di accedere a Fly X da parte anche di tutti i tipi di guests.
Cinecittà World 2019 e 2020
Dopo la conferenza stampa e la prova dell’attrazione abbiamo avuto modo di porre qualche domanda in più riguardo al futuro del parco. L’intento dell’amministratore delegato Stefano Cigarini è quello di migliorare la struttura dal punto di vista scenografico e della continuità tematica. In particolar modo si procederà a migliorare con implementazioni le zone spoglie del parco - come la già citata piazza di Altair - e si proseguirà ad isolare completamente le sette aree tematiche. Per esempio si vorranno coprire tutte le strutture del Far West che affacciano in zona Spaceland. Questo processo è già iniziato quest’anno con la piantumazione di circa 2000 piante e darà i suoi risultati nelle prossime stagione quando quest’ultime saranno dovutamente cresciute. È prevista inoltre per il prossimo anno la tematizzazione interna del Regno del Ghiaccio, una nuova area tematica (a pagamento) che ha aperto quest’anno in condizioni pessime senza nessun accorgimento dal punto di vista scenografico.
Abbiamo chiesto informazioni anche riguardo la sesta novità di Cinecittà World, ovvero il Lazy River denominato Paradiso che non è stato più inaugurato. Durante gli scavi dell’attrazione sono state riportate alla luce alcune piattaforme e basi di cemento non previste nel progetto iniziale, ciò ha causato il cambiamento del layout di paradiso e il conseguente slittamento dell’apertura alla stagione prossima. Se da una parte l’inaugurazione non è avvenuta, dall’altra la modifica del progetto iniziale ha permesso di riprogettare un ampliamento dell’area acquatica più incisivo previsto per l’estate 2020.
Articolo a cura di Matteo Volpes, coordinamento di Deborah Begali
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